La lotta allo spreco alimentare, oltre ad essere un impegno per molti consumatori, ha indubbiamente un prezzo. Un prezzo che è economico e ambientale e che ci costringe, sempre di più, ad essere più attivi in questa lotta.
Da Gastronomic Information vogliamo contribuire a rendere tutti consapevoli dell'importanza di iniziare a intraprendere più azioni in questa lotta. Ed è che se la analizziamo in termini economici questa lotta ci porta dei benefici e se la analizziamo in termini ambientali anche i benefici sono molto chiari.
I già famosi ODS (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite ci avvertono dell'importanza di questo obiettivo e segnano una pietra miliare per noi consumatori di una riduzione del 50% entro il 2030. Secondo alcuni rapporti pubblicati dal JRC, si stima che questo riduzione se potrebbe aiutare a risparmiare tra € 220 e € 720 all'anno. In altre parole, una media di quasi 500 euro per ogni famiglia spagnola, che rappresenta un risparmio sui costi alimentari del 6% all'anno. Un numero non trascurabile in un momento di alta inflazione. Questa riduzione dei consumi si tradurrebbe anche direttamente nei prezzi, che potrebbero ridursi del 4% nel caso degli ortaggi e del 2% nel caso della frutta.
Il prezzo dello spreco alimentare sull'ambiente
Non va dimenticato che il grande responsabile del spreco di cibo Sono le case, con il 53% dei rifiuti prodotti. Seguono il settore manifatturiero con il 20%, il settore produttivo con il 10%, la ristorazione con il 9% e il settore della distribuzione con il 7%. Tutto questo si traduce anche in un costo ambientale. Tutto questo spreco alimentare rappresenta il 15% delle emissioni di carbonio.
Quindi dobbiamo impegnarci per migliorare, e quindi anche risparmiare, sullo spreco alimentare. L'obiettivo principale dovrebbe essere frutta e verdura, dove lo spreco è rispettivamente del 27% e del 20%. Seguono cereali e pane con il 13% e carne con il 10%.